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Mostra documentaria

Dal 27 gennaio, nell’ambito del progetto “Tenere viva la Memoria”, la Mostra sarà ospitata nei locali della nostra scuola alla Cittadella

fabio

da Assistente Tecnico

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La liberazione di Grosseto dall’occupazione nazifascista, alla fine della 2^ guerra mondiale, è al centro della mostra che l’Isgrec (l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea) ha allestito in primavera nei locali dell’Amministrazione provinciale e che ora, dal 27 gennaio, nell’ambito del progetto “Tenere viva la Memoria”, sarà ospitata nei locali della nostra scuola per essere fruita dai docenti e dalle classi del Rosmini.

L’accesso alla mostra può avvenire su prenotazione, secondo semplici criteri indicati nel Registro elettronico.

Il Liceo Rosmini ringrazia vivamente l’Isgrec per l’iniziativa.

Questi i contenuti della esposizione (a cura dell’Isgrec):

Mostra documentaria

Perché tu fossi libero. Antifascismo, guerra e Resistenze in Maremma”

In occasione dell’80 della Liberazione del capoluogo della Provincia di Grosseto, in collaborazione con la Provincia di Grosseto e la Regione Toscana, l’Istituto storico grossetano della Resistenza e dell’età contemporanea ha prodotto una mostra dedicata alla Resistenza in Maremma.

La mostra “Perché tu fossi libero. Antifascismo, guerra e Resistenze in Maremma”, curata per Isgrec da Ilaria Cansella e Barbara Solari, racconta attraverso documenti e foto d’epoca la storia della provincia di Grosseto fra il 1943 e il 1945 facendo il punto sull’antifascismo di lungo periodo, sui mesi della lotta partigiana e sulla ricostruzione democratica seguita alla completa liberazione del territorio provinciale alla fine del giugno 1944.

I 14 pannelli che compongono la mostra ripercorrono le diverse fasi della Resistenza armata che prese le mosse a Grosseto già all’indomani dell’8 settembre con la creazione del Comitato di Liberazione nazionale provinciale. Nel novembre 1943, il trasferimento a Castel del Piano dell’organo di coordinamento delle bande nascenti sui territori restituiva le difficoltà di quei primi momenti organizzativi, ma anche la particolare topografia del fenomeno resistenziale maremmano, caratterizzato dalla presenza di bande in zone decentrate rispetto al capoluogo: furono territori periferici – come ad esempio le Colline dell’Albegna, le Colline metallifere o il Monte Amiata –  quelli in cui la diffusa presenza di boschi e macchia garantirono un rifugio sicuro a militari sbandati e ai renitenti alla leva del fascismo della Repubblica sociale italiana, che costituirono in molti casi il nucleo iniziale delle formazioni.

La mostra sottolinea anche l’impatto della guerra sulle popolazioni civili (ad esempio quello dei bombardamenti, come nel caso di Porto Santo Stefano e di altre località colpite duramente nelle varie fasi del conflitto) e offre, attraverso le molte immagini d’epoca, uno sguardo d’insieme della provincia grossetana durante i lunghi mesi della guerra e, in particolare, al momento del passaggio del fronte.

Lo sguardo è infatti incentrato sulle vicende del territorio nel suo complesso, mentre le diverse peculiarità geografiche della Resistenza maremmana sono ripercorse con focus sulle differenti zone della provincia, possibili grazie all’ampio background di ricerche e raccolta di materiali e fonti documentarie che l’Istituto storico ha portato avanti in quasi 30 anni di attività.

Luoghi

Cittadella dello studente

Via mario Lazzeri snc.